LA TRADIZIONE DELL’ESECUZIONE DI COPIE
La tradizione di eseguire copie di sculture risale a tempi assai remoti. Già gli antichi romani copiavano le opere dei maestri greci per dare ai propri concittadini un’idea dei capolavori di Prassitele e Fidia e, al contempo, per addobbare le proprie dimore. Nelle epoche successive, gli scultori di varie nazioni copiavano meticolosamente le opere d’arte famose studiando le tecniche dei grandi predecessori. Al tempo stesso, la nobiltà, i ricchi mercanti ed i mecenati acquistavano e ordinavano le copie di opere d’arte per le proprie collezioni private e per la decorazione dei propri palazzi e ville.
Ben presto, tutte le più illustri accademie di belle arti europee si riempirono di copie artistiche realizzate in materiali diversi. Sono pervenuti ai nostri giorni bellissimi campioni di copie che costituiscono il vanto dei migliori musei del mondo, di atenei ed accademie di belle arti, che si vendono con grande facilità e costano ingenti somme.
Diverse raccolte di copie vengono custodite e costantemente integrate con nuovi esemplari, presso rinomati centri culturali come la Sapienza di Roma o l’Accademia di Belle Arti di Carrara in Italia, l’Hermitage e l’Accademia delle Belle Arti a San Pietroburgo.
Recentemente a Carrara si è svolta con successo una mostra delle copie delle sculture del grande maestro Antonio Canova. Eseguite da diversi autori italiani, a partire dal secolo ХVIII, dette copie hanno mostrato al pubblico del secolo ХХI i capolavori del neoclassicismo italiano. Benchà sia difficile distogliere lo squardo dall’opera d’arte creata molti anni prima, grazie all’opera di conservazione e riproduzione di abili copiatori centinaia di visitatori hanno avuto la possibilità di conoscere i capolavori del maestro italiano, spesso appartenenti a collezioni private cui hanno accesso poche persone.
La tradizione della produzione di copie prosegue grazie alla crescente popolarità delle arti figurative, specialmente oggi che il trasporto, l’assicurazione ed il restauro delle opere originali costano sempre di piú. In parallelo, aumenta il rischio di perdere opera originali inestimabili. Nel mondo moderno tormentato, come millenni fa, da guerre, atti terroristici, calamità naturali, furti ed attentati efferati, le copie rappresentano uno strumento sicuro e relativamente poco costoso per conservare e far conoscere al pubblico i capolavori d’arte.
In qualsiasi epoca è stato attuale il problema della qualità delle copie che, artisticamente, devono equivalere all’originale. Le copie eseguite da stimati maestri sono comunque apprezzate dagli specialisti, che hanno sempre prestato la giusta attenzione alla copiatura dei capolavori, riservando posti di rispetto a tali copie nelle proprie collezioni. D’altro canto, bisogna ammettere che una copiatura artigianale a mezzo di stampi in concomitanza con le motivazioni commerciali dei copiatori portano alla clonazione e all’abbassamento della qualità delle opere. Ciò fa venire meno l’interesse e l’apprezzamento per l’arte della produzione di copie.
La creazione di copie di originali altrimenti inaccessibili rappresenta un compito nobile ed arduo per la divulgazione dell’opera dei classici dell’arte. Costituisce una nota positiva il fatto che, al giorno d’oggi, ci siano persone entusiaste che amano sinceramente l’arte ed artisti disponibili a dedicare al compito sopraccitato il proprio tempo, le proprie forze e mezzi. Del resto, è altrettanto vero che nella Russia di oggi l’importanza della creazione di copie aventi un vero valore artistico non è ancora ben compresa dai mecenati e negli ambienti artisitici in genere.
LA COLLEZIONE DELLE COPIE DELLA FONDAZIONE ERZIA
Considerato quanto detto sopra, già da alcuni anni la Fondazione Internazionale delle Arti Stepan Erzia svolge un diligente e sistematico lavoro di ricerca, restauro e copiatura delle opere dello scultore russo Stepan Erzia (1876-1959), che fanno parte di raccolte private e pubbliche che si trovano in Argentina, Italia, Francia, Azerbaigian, Agiaria.
Il compito principale che si prefiggono gli specialisti della Fondazione Erzia, copiando le opere già citate, consiste nel divulgare fra gli estimatori in Russia e all’estero le sue opere poco note, inaccessibili o considerevolmente danneggiate, molte delle quali si possono considerare capolavori veri e propri.
L’esecuzione delle copie presso la Fondazione è affidata allo specialista Alexandr Tolokin, la cui attività di restauratore delle opere di Stepan Erzia si e’ svolta per molti anni presso gli studi del Museo delle Arti Figurative della Repubblica di Mordovia a Saransk, città nativa dello scultore. Alexandr Tolokin conosce alla perfezione la tecnica di restauro di opere impegnative, ha una propria metodologia di ricostruzione di legni esotici come quebracho e algarrobo e conosce a menadito le particolarità delle opere e della tecnica di Stepan Erzia.
La collezione delle copie esclusive della Fondazione Erzia già ora desta un grande interesse, presentando le opere finora sconosciute dello scultore e colmando le lacune nella conoscenza della sua attività artistica. Le copie della Fondazione sono ormai richieste per esposizioni e pubblicazioni varie, nonchè per altre attività dedicate all’opera di Stepan Erzia che si organizzano in Russia e all’estero.